FONETICA: COME SUONA IL NOME LOUIS VUITTON?
Il nome è un trisillabo dalla melodia tipicamente francese per via dell’ultima vocale nasale . Il nome esprime leggerezza e morbidezza fonetica nelle prime due sillabe e forza nella terza sillaba i cui suoni gravi e pieni conferiscono importanza e mascolinità al nome. L’insieme consonantico è variegato, spaziando dalla delicatezza della liquida iniziale , al soffio della fricativa che velocizza il suono, dalla forza della dentale che esprime stabilità, alla nasale finale che chiude la melodia, donandole rotondità e morbidezza. Per quanto riguarda l’insieme vocalico il nome è dominato dalle doppie che trasmettono intimità e raccoglimento, precisione e perspicacia. La nasale finale aggiunge ulteriore francesità e autorità al suono, anche quando viene pronunciata ‘all’italiana’ con la pronuncia delle due lettere come se fosse un nome tronco. Il nome risulta quindi una ricca composizione dove l’armonia e l’eleganza si amalgamano alla perfezione con la serietà e l’autorevolezza.
MORFOLOGIA: COM’È FORMATO IL NOME LOUIS VUITTON?
Come spesso accade nel mondo della moda, questa griffe è identificata con il nome e il cognome del suo creatore. Il nome maschile ‘Louis’ deriva dal latino Ludovicus, a sua volta preso dal germanico Ludwig. L’origine risale all’antico germanico chlodwig, che nasce dall’unione delle radici ‘hlud’ famoso e ‘wig‘ guerra con il significato di Glorioso combattente. Dalla sua prima versione Ludwig, comune presso gli antichi re merovingi, fino ai numerosi Luigi della storica dinastia dei Borbone interrotta con la rivoluzione francese, questo nome è sempre stato associato con la regalità. Esiste in moltissime altre lingue, dall’inglese Lewis, all’italiano Luigi, allo spagnolo Luis, fino al tedesco Lutz.
Il cognome ‘Vuitton’ deriva anch’esso dal germanico ‘wid‘ con il significato di legno, foresta. La stessa radice ha dato vita a numerosi nomi e cognomi nelle diverse lingue europee, dall’italiano ‘Guido, Guidi’ fino all’inglese ‘Whye’.
SEMANTICA: COSA SIGNIFICA IL NOME LOUIS VUITTON?
Louis Vuitton è un semplice ragazzo francese nato nel 1821 che all’età di 14 anni si trasferisce a Parigi per lavorare come apprendista presso un fabbricante di valigie. Nel 1853 decide di mettersi in proprio e nel 1857 dà vita alla sua prima intramontabile creazione, il baule dell’imperatrice Eugenia. Nel 1888 inventa il pattern a scacchi marroni che, negli anni a seguire, diventa uno dei simboli più inconfondibili del brand insieme al ‘Monogramme’ ideato nel 1896. Il marchio viene esibito in varie esposizioni, come l’esposizione universale di Parigi nel 1867 e il Chicago’s World Fair nel 1893 aumentando notevolmente la sua popolarità. Nel 1913 venne aperta la storica boutique negli Champs-Élysées di Parigi e oggi è diventata una delle case leader nel mondo della moda internazionale, parte del gruppo LVMH insieme ad altri 60 famosi brand di lusso.
ICONOGRAFIA: COSA COMUNICA IL SIMBOLO DI LOUIS VUITTON?
Nella moda, la texture più celebre al mondo è il ‘Monogramme Louis Vuitton’ che affiancata alle iniziali del fondatore (LV) dei simboli di fiori e quadrifogli ispirati al design di uso orientale nella tarda era Vittoriana. Nata nel lontano 1896, è tuttora incredibilmente attuale e contemporanea. Glamour, allegra e dinamica, mantiene un saldo legame con la tradizione e la storia. Rappresenta un’evoluzione del “damier canvas”, la fantasia a scacchi oggi caratterizzante il marchio, nel cui logo era riportata la scritta: “marque L. Vuitton déposée”, cioè “marchio registrato L. Vuitton”.
CROMIA: QUALI SONO I SIGNIFICATI DEI COLORI DEL LOGO DI LOUIS VUITTON?
Colori classici ed eleganti accompagnano il brand LV: il bianco e nero oppure l’oro e il marrone. Le cromie sono entrambe raffinate e rispondono con coerenza ai dettami del lusso. Esprimono ricercatezza e sobrietà.
TIPOGRAFIA: CON QUALE CARATTERE È SCRITTO LOUIS VUITTON?
Il monogramma LV è un’icona talmente forte e acquisita che visivamente si percepisce come un simbolo originale, dove si perde la distinzione tra le due lettere (pur ben distinguibili). Il monogramma composto da linee oblique, dinamiche, ha un movimento danzante. Le lettere sono classiche e graziate.
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**Scritto da Béatrice Ferrari per la Rubrica Comunicando
**Analisi grafica a cura di Martina de Rui di Foglia Design